mercoledì 24 aprile 2013

Cambi d'uso e riperimetrazione, TeSI plaude all'iniziativa dell'amministrazione comunale di Solofra

SOLOFRA - L'associazione T.e S.I. con grande soddisfazione prende atto dell'inserimento tra i punti all'ordine del giorno della prossima assise civica al Comune di Solofra (prevista per il giorno 29 aprile con inizio alle ore 18,00) delle tematiche relative all'area industriale e al suo assetto urbanistico. Nel particolare, il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi su due richieste giunte al Protocollo Comunale (n. 17735/2011 e n. 4221/2013) su cambiamenti della destinazione d'uso da attività industriale ad attività commerciale e da attività artigianale ad attività commerciale. Inoltre, si discuterà di programmazione riferita alla riperimetrazione dell'area industriale (ovvero la creazione di una zona cuscinetto fra area industriale e tessuto urbano che apra alla creazione di nuovi servizi a disposizione della collettività), così come approvato in sede di Giunta municipale, tema quest'ultimo che l'associazione T.e S.I. ha promosso - tra i vari - nel convegno organizzato il 1 febbraio 2013 ("Ripensare il Piano Asi: è pubblico interesse!") e che ora concretamente, come da noi richiesto, sarà formalizzato.
Riperimetrazione che i tecnici di T.e S.I. hanno anche inserito nelle Osservazioni al Ptcp inoltrate all'Ente Provincia di Avellino e fondamentali in quanto anche il Ptcp, strumento di pianificazione di livello superiore e con rilevante valenza programmatica, dovrà prevedere tale riconfigurazione dell'area industriale. Con la presa d'atto - all'unanimità da parte del civico consesso di Solofra in data 15 febbraio 2013 - del ricorso alla cosiddetta Legge Sviluppo, si potrà sin dal prossimo Consiglio comunale continuare nel lavoro tracciato dall'attuale amministrazione cui va rinnovato il nostro apprezzamento per il sostegno a questa importante iniziativa circa lo sviluppo del Distretto industriale di Solofra. Si sottolinea come questo rappresenti solo il primo step, così come ha sempre sostenuto anche l’attuale Sindaco Vignola, ma che non può essere la soluzione definitiva alla vicenda zona industriale. Ribadiamo, quindi, ancora una volta e provando a fare maggiormante chiarezza sulla questione, il concetto secondo cui la citata Legge 106/2011 opera in deroga alla strumentazione urbanistica e non può essere utilizzata in eterno in quanto non consente una pianificazione urbanistica ma solo ed esclusivamente interventi puntuali.
L'associazione T.e S.I., inoltre è stata attenta e come al solito propositiva al punto di collaborare all'interrogazione in programma nei prossimi giorni in Parlamento e che verterà su queste tematiche. Il nostro principio rivoluzionario, mutuando il concetto fisico, è quello di spronare gli Enti preposti, i cittadini, le associazioni e gli imprenditori ad una più efficace ed efficiente cooperazione per produrre una proposta urbanistica capace di offrire opportunità di LAVORO. Riteniamo chiuso il tempo della COMPETIZIONE.

venerdì 19 aprile 2013

Solofra, Piano Asi e cambi d'uso in area industriale: il M5S interroga il Ministro Passera

SOLOFRA – Variante al piano Asi di Solofra, Legge Sviluppo e cambi di destinazione in area industriale, il Movimento 5 Stelle interroga il ministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e dei trasporti Corrado Passera. L’atto di sindacato ispettivo, che vede come primo firmatario l’esponente irpino del M5S Carlo Sibilia, è stato presentato martedì 16 aprile a Roma e porta la firma di altri 34 ‘cittadini’ del M5S tra cui anche Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati, e Roberto Fico.
Grazie alla collaborazione degli attivisti solofrani del M5S e dei tecnici dell’Associazione T.e S.I. – che all’esponente parlamentare del M5S hanno offerto il proprio contributo circa l’analisi storica sull’evoluzione normativa che disciplina i consorzi Asi – prende corpo e sostanza la connessione diretta cittadini-territorio.

Le questioni legate all’area industriale di Solofra, motore dell’economia e del lavoro della provincia irpina ma non solo, registrano – così come si legge dall’atto parlamentare – “… da diversi anni gli effetti della grave crisi economica globale, per cui gli imprenditori locali registrano una fortissima contrazione del volume di affari dell'area conciaria, da sempre comparto trainante della realtà economica solofrana”.

“Per combattere tale vasto fenomeno economico negativo – continua l’interrogazione – diversi imprenditori solofrani operanti nel settore conciario avvertono la necessità di differenziare il segmento merceologico di mercato nel quale impegnarsi con le proprie attività, e intendono reinvestire le proprie disponibilità economiche nell'azienda, riconvertendo gli opifici in attività diverse dalla concia”.

Nell’interrogazione parlamentare presentata da Carlo Sibilia, si fa diretto riferimento anche all’ultimo provvedimento adottato dal civico consesso del Comune di Solofra (seduta numero 8 del 15 febbraio 2013) nel quale l’Ente Comune si impegnava a porre in essere “… ogni azione” per la “… concreta attuazione del ricorso agli strumenti” della Legge Sviluppo 106/2011, “… per realizzare la deroga agli strumenti urbanistici… in favore di tutti i soggetti interessati al cambio di destinazione d'uso nell'area industriale di Solofra, nonché alla suddivisione degli immobili in più unità il tutto nel rispetto degli standard urbanistici previsti dal piano regolatore territoriale in zona Asi”.

Gli esponenti parlamentari del M5S interrogano, perciò, il Governo circa l’opportunità da parte del Consorzio Asi di Avellino di predisporre una variante al piano regolatore territoriale ASI, “… strumento urbanistico ormai non più al passo con i tempi e con le richieste imprenditoriali, rendendolo più adeguato alle esigenze di innovazione del tessuto produttivo (green economy, eco design, bioedilizia, servizi sociali, servizi turistici, riassetto idrogeologico ed altro) che necessitano della produzione di beni e servizi” e chiedono allo stesso Ministero se voglia “… assumere iniziative normative per rendere più agevole il ricorso agli strumenti” previsti dalla Legge Sviluppo.

L’atto è visibile a tutti al seguente link:

venerdì 22 marzo 2013

Solofra, T.e S.I. replica alla nota dell’ass. Luigi De Stefano

SOLOFRA - In merito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall'assessore del Comune di Solofra, Luigi De Stefano, in data 19 marzo 2013, l'associazione T.e S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - tiene a precisare quanto segue:

"Ci  piace ricordare che la nostra è un’associazione culturale di utilità  sociale e formativa, senza scopo di lucro e soprattutto che non aderisce, né  intende aderire, a nessun partito politico e che si è costituita per volontà di liberi professionisti, ingegneri e architetti, che hanno regolarmente compiuto il proprio percorso formativo. Un’associazione sempre  aperta ad ascoltare e ad aprire le proprie porte a tutti i cittadini, disposta ad affrontare problematiche e questioni di estrema rilevanza per il futuro della comunità.

Da due anni lavoriamo su varie  tematiche ottenendo tanti elogi anche da Enti e  Istituzioni  non solo locali: ne è un esempio il rapporto di stima reciproco instaurato con l'amministrazione comunale di Cava de' Tirreni. In questa direzione, ricordiamo che in più occasioni lo stesso Sindaco di Solofra, Michele Vignola, non ha mancato di sottolineare il lavoro che T.e S.I. ha prodotto per informare e proporre soluzioni ai problemi urbanistici, e non solo, della nostra Città.

Di più, la nostra associazione ha talmente stimolato il dibattito sul territorio che buona parte dei temi proposti sono stati riportati pedissequamente anche nel programma elettorale delle liste concorrenti alle ultime amministrative e gli stessi sono oggi azioni di Governo.

Al netto di quanto premesso, pensiamo che dalla nota dell’assessore Luigi De Stefano emerga chiaro uno stato di confusione in quanto è evidente un passo indietro rispetto alla delibera di Consiglio comunale del 15 febbraio 2013 in cui l’amministrazione si è impegnata a porre in essere ogni azione e provvedimento perché trovi concreta attuazione il ricorso agli strumenti della cd Legge Sviluppo.

Siamo dispiaciuti nel prendere atto dell’attacco gratuito ricevuto da colui che è un dipendente dei cittadini solofrani, Luigi De Stefano, che spesso - per la sua apprezzabile voglia di fare - invade argomenti e materie di non sua competenza e che fa emergere, purtroppo, anche un pizzico di troppa superficialità che sfocia in una non gradita confusione tecnica; l’esempio più evidente è il paragonare l’applicazione di una chiara legge nazionale ad una vicenda giudiziaria (cd. “Caso C4”), questione delicatissima di cui se ne sta occupando la magistratura. Inoltre, non rispondere a legittime richieste formulate da liberi cittadini, significa non adempiere a quanto disposto nella legge n. 241/1990 con conseguenti serie problematiche, anche economiche, e la probabilità che l’amministrazione dovrà poi difendersi da conseguenti richieste di risarcimento dei danni. Si vuole, altresì, ricordare che nessuna legge, regolamento o norma prevede che per poter avviare una nuova attività in Italia, deve necessariamente correre l'obbligatorietà di fare (o protocollare) istanza all’assessore al Suap.

Vogliamo però cogliere l’aspetto positivo della nota in questione e dunque a Luigi De Stefano va il nostro plauso per i continui e continuativi contatti con l'Asi di Avellino circa il confronto portato avanti sui temi della variante al piano stesso. Sarebbe opportuno, perciò, informare anche la cittadinanza sui seguenti punti:

Il presidente dell'Asi Giulio Belmonte s'impegnò a Solofra durante il nostro Convegno (1 febbraio 2013) a presentare - entro marzo - una bozza di variante al Piano Asi. A che punto siamo? Il questionario distribuito dalla stessa amministrazione di Solofra che fine ha fatto e quali sono stati gli esiti?

Nello specifico, circa le attività di competenza dell'assessore Luigi De Stefano, chiediamo come lo stesso sta potenziando il suo ufficio/sportello Suap? Come Egli intende sburocratizzare e quindi facilitare il rapporto tra cittadino e l’amministrazione? Quando tempo ci vorrà ancora affinchè venga attivato sul portale web del Comune una sezione dedicata alla strumentazione urbanistica vigente?

Queste sono solo alcune delle domande che poniamo oggi a mezzo stampa all’assessore Luigi De Stefano ma che vorremmo porre allo stesso, senza se e senza ma, anche in un pubblico dibattito, ricordando che è legittimo pensare ed è giusto sperare che ci sia per Solofra un futuro migliore da costruire insieme.

Sul punto, diamo atto al Sindaco Vignola e all'assessore all'Urbanistica Gerardo De Stefano della loro intensa partecipazione a tutti i nostri incontri. Luigi De Stefano abbia la consapevolezza di ricordare che chi è stato investito del diritto di rappresentanza deve esercitarla in democrazia, secondo regole di partecipazione e come previsto dai principi costituzionali. A buon intenditori!".

lunedì 11 marzo 2013

Ptcp, le riflessioni di TeSI: "Solofra, snodo logistico di riferimento"

SOLOFRA - Nel merito dell'adozione del Preliminare P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) con delibera di Giunta Provinciale 184/2012, l'Associazione T.e.S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - rende nota la sua attività di studio ed elaborazione di osservazioni per la suddetta pianificazione, focalizzando la propria attenzione sul territorio solofrano e sul suo ruolo di 'cerniera' tra l'ambito territoriale irpino e salernitano.

Così in una nota: "Avendo, da una prima analisi del materiale cartaceo a nostra disposizione, riscontrato numerose anomalie pianificatorie derivanti, soprattutto, da un'obsoleta base cartografica, T.e.S.I., benché ce ne fosse bisogno, ricorda ai soggetti pianificatori che un Piano Territoriale di Coordinamento rappresenta il principale strumento di ascolto e di governo a disposizione della comunità provinciale e costituisce lo strumento di pianificazione che delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell’assetto del territorio provinciale, in coerenza con gli indirizzi per lo sviluppo socio-economico e con riguardo alle sue caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, paesaggistiche e ambientali".

"Il suo scopo è orientare le scelte e mettere ordine nel territorio attraverso una proposta complessiva che riguarda specificamente la grande rete delle infrastrutture, che riconosce l’esistenza di un sistema ambientale con le sue articolazioni e individua un sistema insediativo, fissando gli indirizzi per lo sviluppo dei centri urbani e delle aree produttive. In particolare il tema della rete infrastrutturale crediamo sia di vitale importanza per lo sviluppo sostenibile del territorio irpino in quanto 'reale sistema venoso' irrorante di flussi economici".

"Il P.T.C.P., ad ogni modo, nella tavola QC 1 'La rete delle interconnessioni: le indicazioni strutturali in ambito provinciale', negli elaborati di progetto e coordinamento P.01 'Relazione generale' e P.02 'Norme tecniche di attuazione', nell'elaborato di processo EP.1.1 'Rapporto Ambientale (RA)', non si sottrae al riconoscimento della tratta ferroviaria Salerno-Mercato San Severino (Università di Fisciano)-Avellino e del raccordo autostradale tra Salerno ed Avellino quali assi infrastrutturali da potenziare con evidenti ricadute positive sui sistemi produttivi, sulle filiere logistiche e sulle armature dei servizi urbani, oltre al miglioramento dell'accessibilità del territorio e delle interconnessioni con le altre province e con le reti e infrastrutture regionali e nazionali di trasporto".

"Nelle matrici territoriali di sviluppo Solofra potrà costituire uno snodo di vitale importanza per tutta l'Irpinia non solo nella prospettiva del completamento della filiera conciaria e della differenziazione produttiva con forti connotazioni di ricerca ed innovazione, ma anche nella costituzione di un polo logistico d'avanguardia e di una rete di servizi di cui potranno beneficiare tutti i territori della 'bassa Irpinia' e della valle dell'Irno".

"In questa direzione, infine, T.e.S.I. accoglie con favore l'impegno e l'attività di ascolto promossa dall'assessore all'urbanistica e lavori pubblici del Comune di Solofra, dott. Gerardo De Stefano, rilevando piena condivisione con gli obiettivi di interesse pubblico e di sana gestione del tessuto urbano".

mercoledì 6 marzo 2013

Solofra - TeSI incontra il sindaco di Cava de' Tirreni Marco Galdi

SOLOFRA - Una delegazione dell'associazione T.e.S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - è stata ricevuta dal Sindaco di Cava de' Tirreni, dott. Marco Galdi. In un clima di grande cordialità, che ha ulteriormente rimarcato lo stretto rapporto di collaborazione fra l'associazione di tecnici solofrana e l'amministrazione comunale cavese, si è discusso delle iniziative di governance locale del Sindaco Galdi (vedi ad esempio internet wi-fi gratuita per tutta la cittadinanza e "totem" interattivi collocati nei punti nevralgici di Cava per ottenere informazioni turistiche e richiedere/inoltrare documentazione agli uffici pubblici) e sulle future attività di T.e.S.I., nelle quali verranno coinvolte la 'città dei portici' e degni esponenti del suo mondo imprenditoriale ottimamente rappresentato dall'associazione di imprenditori "Cava Sviluppo", alla quale T.e.S.I. è legata da un gemellaggio e con la quale è in essere la stesura di un "project plan" inerente la creazione di un incubatore di idee ad iniziativa pubblica/privata sui territori solofrano e cavese per lanciare nuovi progetti d'impresa nell'ottica di una sana differenziazione delle attività produttive e di servizi, con un focus particolare agli "start-up" avviati dai giovani con un elevati requisiti di innovazione e ricerca.

A tal proposito T.e.S.I. ha ricevuto anche la disponibilità da parte dell'Istituto Linguistico-Magistrale "De Filippis" di Cava de' Tirreni, nella persona del dirigente scolastico prof. Angelo Polico, di monitorare e contribuire all'implementazione di un progetto didattico di avviamento al lavoro e creazione d'impresa che l'istituto cavese sta già praticando da circa un anno favorendo l'inserimento temporaneo nel mondo del lavoro degli studenti che decidono di aderire alle suddette attività senza pregiudicare gli impegni scolastici canonici. L'obiettivo di T.e.S.I. è quello di ricreare e diffondere una simile iniziativa a Solofra attraverso la stretta collaborazione con gli istituti di istruzione superiore presenti sul territorio, l'amministrazione comunale e gli imprenditori 'illuminati', dei quali alcuni già attivi in tal senso nel settore conciario, che decidano di investire sul futuro e sulla creatività delle nuove generazioni.

lunedì 4 marzo 2013

Ripensare il Piano Asi, l'esempio (di buona politica) di Cava de' Tirreni. Intervista al sindaco Marco Galdi

A settembre sono state approvate dal Consiglio generale dell'Asi Salerno la redazione del Piano Urbanistico Comunale di Cava de' Tirreni e la richiesta di riperimetrazione del vigente Ptr consortile Asi, passo decisivo per le modifiche dell'area industriale della 'città dei portici'. Grazie anche alle sollecitazioni avanzate dall'associazione Cava Sviluppo - che raccoglie circa 80 imprenditori operanti sul territorio metelliano - i portatori di interesse potranno ora sfruttare al meglio le strutture e infrastrutture industriali presenti sul territorio con conseguente sviluppo più razionale dell'occupazione.

Quale è stato il contributo dell'amministrazione comunale da Lei guidata?
"Per prima cosa abbiamo ascoltato le proposte provenienti dal mondo professionale e imprenditoriale. Quindi, condivise in larga misura le istanze, abbiamo avviato un confronto serrato con gli interlocutori istituzionali (prima di tutto Asi e Provincia), concordando l'avvio di una fase di revisione dei piani urbanistici (piano asi, piano urbanistico comunale e piano territoriale di coordinamento provinciale). In particolare, l'opportunità è stata offerta dalla Provincia di Salerno, che ha approvato il nuovo Ptcp, con portata omnicomprensiva e anche derogatoria dei piani subordinati (fra cui il piano Asi)".

A che punto siamo con l'iter normativo e quali sono state le maggiori problematiche (o ostacoli) riscontrate?
"Il Comune di Cava ha approvato con due distinte delibere le richieste da proporre all'Asi: prima di riperimetrazione dell'area di competenza, che risulta significativamente ridimensionata all'ambito che effettivamente riveste all'attualitá una natura esclusivamente industriale; poi di introduzione di regole che agevolino l'utilizzo dei capannoni, prevedendosi frazionamenti sia orizzontali che verticali, riducendosi il lotto minimo, consentendo la localizzazione anche di attività artigianali, ecc.
Ostacoli non nascondo che ci sono stati, ma la determinazione della politica e la generale consapevolezza dei tempi difficili che stiamo vivendo alla fine l'hanno spuntata".

Completato il processo, quali saranno i benefici immediati e quali quelli a lungo termine che le modifiche dell'area industriale potranno portare in un territorio come quello di Cava de' Tirreni?
"La riperimetrazione consenità l'efficacia del nuovo puc anche nelle aree prima appartenenti all'Asi. Qui sarà possibile operare in termini perequativi, favorendo un importante sviluppo urbanistico di aree ormai di fatto divenute centro abitato. Le altre modifiche, invece, favoriranno l'utilizzo di contenitori oggi dismessi o non utilizzati a pieno, favorendo l'occupazione e la nascita della piccola imprenditorialitá, anche artigianale e commerciale".

'Liberare' l'area industriale per renderla più attrattiva rispetto a differenti proposte di insediamento produttivo, potrebbe generare concrete risposte al problema occupazionale?
"Credo proprio di si. Ovviamente parte un processo laborioso, i cui effetti si produrranno nel tempo...".

sabato 16 febbraio 2013

Asi Solofra, via libera al cambio di destinazione d'uso. Il plauso degli associati TeSI

SOLOFRA - Via libera all'ipotesi di cambio di destinazione d'uso contenuta nella Legge Sviluppo per le attività industriali nell'area Asi di Solofra. Maggioranza e opposizione fanno quadrato in Consiglio, approvando all'unanimità la delibera che - presentata dai cinque componenti dell'opposizione - dopo anni di confronti e battaglie dà una prima risposta ad una problematica molto sentita dal mondo dell'impresa.
Nello specifico Palazzo Orsini ha dato il proprio placet all'utilizzo del procedimento in deroga - più veloce di quello della variante urbanistica - per il cambio d'uso verso destinazioni 'compatibili o complementari', secondo una valutazione discrezionale che verrà delegata al Consiglio comunale. I privati, dunque, avranno facoltà di procedere al cambio d'uso delle proprie aree attraverso un permesso in deroga allo strumento urbanistico, previsto dall'articolo 14 del Dpr 380/2001.

L'associazione T.e S.I. (Tutela e Sviluppo Integrato) plaude alla decisione voluta all'unanimità dal consesso civico di Solofra di approvare l'ammissibilità delle modifiche di destinazione d'uso in atto nell'area Asi. Così si legge in una nota: "Con tale delibera, d'ora in avanti, sarà possibile - previo passaggio in Consiglio comunale - richiedere la diversificazione delle attività in deroga agli attuali strumenti urbanistici, fermo restando il rispetto degli standard urbanistici, delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia.

In parole povere, sarà possibile - finalmente - poter avviare anche altre attività diverse dalla concia ma sempre produttive di reddito all'interno dell'area industriale di Solofra che da oggi dovrà definirsi area imprenditoriale e che, per logistica e infrastrutture, è oggi più che mai un punto di riferimento per l'asse commerciale Tirreno-Adriatico.

Toccherà adesso definire le linee guida che regolamentino i singoli casi di specie utili alla rigenerazione urbana per l'applicazione di una corretta e adeguata diversificazione, onde evitare che si crei un caos urbanistico. Nel contempo si precisa che la Legge 106/2011 è uno strumento concepito non solo per riqualificare aree urbane degradate, che non corrispondono sic et simpliciter ai centri urbani, ma anche e sopratutto per razionalizzare il patrimonio edilizio esistente, rendendolo piu adatto alle attuali esigenze.

Così come ribadito anche dall'assessore Agata Tarantino, ai portatori di interesse ovvero agli imprenditori solofrani spetterà, invece, il compito di realizzare concretamente quanto deliberato nell'ultimo Consiglio comunale.

In questa direzione, i tecnici di TeSI - al lavoro sin dal novembre del 2011 sulla questione dei cambi di destinazione d'uso previsti dalla Legge Sviluppo - si dicono sin da subito, come pure già annunciato nel corso del convegno del primo febbraio "Ripensare il piano Asi, è pubblico interesse!", a supportare tutte le decisioni che disciplineranno i cambi di destinazione d'uso e i futuri frazionamenti", conclude la nota.